La capacità di scrivere bene non è un regalo: per comunicare in modo efficace con la parola scritta non è necessario un talento particolare, è un’abilità come le altre. Beh, non esattamente come le altre. Poiché le parole con cui scriviamo sono le stesse con cui pensiamo, imparare a scrivere bene ha delle connessioni che vanno oltre l’aspetto puramente tecnico.
Mentre miglioriamo la nostra capacità di scrivere, miglioriamo la nostra capacità di pensare (per partecipare ad una discussione, per inquadrare le questioni in esame in modi convincenti, per legare fatti in apparenza non collegati in un tutto coerente).
E nonostante le ricorrenti frasi fatte sulla “fine della scrittura” e “la morte della carta stampata”, la realtà è che non abbiamo mai scritto così tanto come nell’era digitale. Mentre è raro vedere una persona con carta e penna scrivere una lettera ad un amico o alla persona amata, vediamo la creazione di e-mail ad un ritmo sorprendente. Mandiamo messaggi di testo, tweet, messaggi istantanei, commenti su Facebook e sui Blog, spariamo le parole le une sulle altre in un flusso quasi costante di comunicazione.
Postiamo commenti su fotografie di amici, di gatti, e tag su tutto. Al lavoro scriviamo lettere, proposte, presentazioni con PowerPoint, documenti aziendali, promemoria, discorsi, brochure, comunicati stampa e dozzine di documenti più specialistici. Siamo, a quanto pare, creature scriventi e non c’è da meravigliarsi se le aziende più innovative citano ripetutamente le competenze comunicative come le caratteristiche più desiderabili dei nuovi dipendenti.
Purtroppo, nonostante i numerosi sforzi dei docenti, le scuole riescono a malapena a instillare negli studenti le regole base della grammatica, ma è molto difficile imparare a scrivere con stile e verve tra i banchi di scuola; data la vastità dei programmi, è difficile insegnare a scuola come scrivere per persuadere il lettore su un qualche tema cruciale, come sintetizzare idee e dati da più fonti, portando queste idee verso un ulteriore passo in avanti. Gli insegnanti fanno il meglio che possono sfruttando le risorse che hanno a disposizione e ogni giorno si destreggiano nell’arduo compito di insegnare in aule piene di studenti immotivati a cui non potrebbe importare di meno della scrittura. È un contesto negativo, in cui porre come basilare l’importanza dello scrivere bene appare davvero difficile.
Le persone che scrivono bene tendono ad affrontare meglio i problemi e a trovare delle soluzioni. Inoltre, le persone che scrivono bene hanno l’opportunità di lasciare un segno nel mondo, perché le loro idee migliori non resteranno mai intrappolate nelle loro menti, ma potranno essere condivise e divulgate in qualsiasi momento, grazie alla padronanza di un efficace mezzo di comunicazione.
Questo è vero per un amministratore delegato, un operatore scolastico, un esperto di marketing o un tecnico di laboratorio. Le abilità che ci rendono scrittori migliori ci rendono divulgatori migliori, persuasori migliori e pensatori migliori. Sono le “competenze” nella scrittura che ci consentono di “vendere” efficacemente le nostre idee, sia che si tratti di presentare delle slide a dei potenziali finanziatori della nostra azienda, di proporre un nuovo progetto alla leadership aziendale, o di trasmettere le nuove policy ai dipendenti.
Come migliorare la propria scrittura
Scrivere bene diminuisce la probabilità di essere fraintesi, e aumenta la probabilità che le nostre idee siano adottate. Scrivere bene non è un regalo riservato a pochi ma un insieme di abilità che possono essere apprese da chiunque. Gli aspetti tecnici possono essere appresi in vari modi:
Ma mentre la grammatica e la sintassi sono una parte importante della scrittura, scrivere bene richiede anche un impegno maggiore per sviluppare uno stile. Lo stile è ciò che fa sì che le persone leggano oltre la prima frase, mantiene ciò che si scrive nelle loro menti, li spinge ad agire.
- Frequentando dei laboratori di italiano scritto e professionale.
- Leggendo libri sulla scrittura.
- Lavorando con un partner o un gruppo, utilizzando i loro feedback.
L’importanza dello stile
Lo stile è meno insegnabile rispetto alla grammatica e alla sintassi, i dadi e i bulloni della scrittura. Richiede pazienza, attenzione e soprattutto pratica, ma è possibile per chiunque abbia qualcosa da dire, imparare a dirlo bene.
Per passare dall’essere semplicemente capace ad essere un bravo scrittore, si ha bisogno di:
- Leggere: leggere è essenziale per una buona scrittura. È così che comprendiamo la vastità della lingua, prendiamo atto dei limiti della grammatica e impariamo come raggirarli. Più leggiamo, maggiore sarà la comprensione del potenziale del linguaggio.
- Scrivere: la buona scrittura richiede pratica. Sfortunatamente, a meno che non ci creiamo delle opportunità per scrivere, abbiamo poche occasioni per fare pratica dopo aver lasciato la scuola. Si può, ad esempio, scrivere un diario, un blog, una newsletter o qualsiasi altra cosa ci dia la possibilità. di scrivere in modo regolare.
- Leggere nuovamente quello che è abbiamo scritto: la maggior parte delle persone non riesce a migliorare la propria scrittura perché non rilegge ciò che scrive; in questo modo non ci si accorge degli errori presenti, che possono essere di battitura, di distrazione o di contenuto.
- Provare e Riprovare: ricevere delle critiche negative può assestare dei colpi destabilizzanti anche per il più forte degli ego. L’unico suggerimento, tuttavia, è la costanza: l’obiettivo è diventare uno scrittore migliore: prestare attenzione alle critiche, imparare da queste, ma non interiorizzarle.
La Plume ha ideato una serie di corsi di scrittura attraverso cui condividere i segreti del mestiere con tutti coloro che praticano la scrittura per lavoro o per passione. Se possiedi un’associazione o un luogo fisico in cui ospitare un corso di scrittura, puoi scegliere tra quelli proposti (cliccando qui) oppure possiamo progettare insieme un nuovo percorso.
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